I Bisogni Educativi Speciali non sono disturbi, come siamo soliti etichettarli. I giovani alunni necessitano solo di una particolare attenzione da parte dell’adulto di riferimento che può, attraverso la conoscenza del funzionamento intellettivo del suo alunno, vestire una didattica personalizzata ma allo stesso tempo inclusiva. Per questo è importante che tutti i docenti, tutor dei compiti ed operatori scolastici si formino.   Gli alunni con BES hanno un’alta esigenza educativa e didattica. I Bisogni Educativi Speciali, nello specifico, sono classificabili come difficoltà evolutive (permanenti o transitorie) in ambito sia educativo, sia di apprendimento. Per questo necessitano di una educazione che sia “speciale” ed individualizzata, come per qualunque alunno, ma la differenza è che il loro funzionamento intellettivo fa più fatica ad adeguarsi alle metodologie tradizionali di fare didattica.   L’approccio didattico verso i bisogni educativi speciali deve, pertanto, essere profondamente differente da quello verso il bambino tipico; che si tratti di costruire strumenti educativi di sostegno o che sia necessario utilizzare una diversa strategia per catturare l’attenzione o ancora che si decida di approfondire l’argomento per adeguarlo alle richieste cognitive dell’allievo, sono necessarie delle competenze e abilità specifiche.